Città di Castello, distesa sulle rive del fiume Tevere, è il comune principale e più popolato dell’Alta Valle del Tevere. Nel periodo medioevale fu un libero comune potente e molto esteso fin al di là dell’Appennino.
Il suo centro storico conserva ancora molte testimonianze storiche con le varie chiese e palazzi, fra cui spiccano, per importanza, quelli fatti costruire dalla nobile famiglia dei Vitelli fra il XV e XVI sec.
La città offre agli amanti dell’arte e della storia molte testimoniante storiche: presso Palazzo Vitelli alla Cannoniera (XVI sec.), la Pinacoteca Comunale presenta una facciata cinquecentesca in graffiti del Vasari. Al suo interno sono custodite opere di Raffaello, di Luca Signorelli (Martirio di S. Sebastiano) di Domenico Ghirlandaio, Andrea della Robbia, Lorenzo Ghiberti e altri noti pittori.
Il Museo del Duomo, attiguo alla Cattedrale preserva opere pittoriche molto importanti di Rosso Fiorentino e del Pinturicchio oppure raccolte di oggetti eucaristici d’arte (il Tesoro di Canoscio), rarissima collezione di epoca paleocristiana ed il Paliotto, pala d’altare in argento sbalzato, parzialmente dorato, di arte romanica (XII sec).
Presso le due sedi museali (Palazzo Albizzini e gli Ex Seccatoi del Tabacco) è in mostra la collezione Alberto Burri, artista nato a Città di Castello, uno dei maggiori protagonisti dell’ arte contemporanea. Quattrocentotrenta tra opere pittoriche materiche, sculture e grafiche che furono donate da Burri alla Fondazione da lui stesso istituita.
Si possono ammirare anche delle splendide chiese: il Duomo (risalente al XI sec. e dedicato ai Santi Florido ed Amanzio) ampliato e rimaneggiato tra il 1300 ed il 1600, nei primi del 1800 è stato definito nella forma attuale.
Al suo fianco si erge lo splendido campanile cilindrico di età romana; la chiesa di San Francesco del XIII sec. completamente rifatta nel 1700, al cui interno c’è la Cappella Vitelli progettata da Giorgio Vasari; la chiesa di San Domenico del XIV – XV sec. che presenta una unica navata a tetto e un coro a croce.
Infine citiamo alcuni monumenti significativi di Città di Castello: la Torre Civica, detta anche Torre del Vescovo (XIII-XIV sec.); il palazzo dei Priori del XIV sec. sul cui architrave è riportato il nome dell’ architetto Angelo da Orvieto; il palazzo del Podestà del XIV sec. anch’esso attribuito ad Angelo di Orvieto e presenta uno stile gotico sul lato che si affaccia su Corso Cavour e uno stile barocco sul lato frontale; palazzo Vitelli a Sant’Egidio, costruito intorno al 1540, che presenta una bella facciata arricchita da eleganti finestre e da due portali a bugnato.
La cucina di Città di Castello è arricchita dal pregiatissimo e profumatissimo tartufo bianco (Tuber Magnatum Pico) che Plinio, nei suoi scritti, definiva come qualcosa che “sta fra quelle cose che nascono, ma non si possono seminare”e viene utilizzato in cucina in molteplici modi. Si consiglia la degustazione crudo, a scaglie su primi piatti e verdure per non perderne il gusto inconfondibile.
Si segnalano inoltre i primi piatti conditi con sugo di funghi e gli arrosti di vario genere, accompagnati da ottimi vini locali.
A Città di Castello hanno luogo varie interessanti manifestazioni:
INGREDIENTI:
500 gr. Spezzatino di agnello
40 gr. Pasta di tartufo
250 cc Vino bianco
1⁄2 litro di Brodo di carne
1 foglia di Alloro secco
1 speccia d’aglio
2 cucchiai di Olio di oliva extravergine
Sale q.b.
Pepe q.b.
PREPARAZIONE:
Lavare con cura la carne, asciugarla e porla in una padella di ferro con olio di oliva, sale e pepe, aglio e una foglia di alloro, lasciando il tutto a rosolare per qualche minuto.
Quando la carne d'agnello apparirà ben rosolata aggiungere il vino bianco e l'acqua lasciando cuocere a fiamma bassa per circa 2 ore fino ad evaporazione del liquido. 2 o 3 minuti prima di completare la cottura aggiungere la pasta di tartufo, amalgamandola accuratamente con gli altri ingredienti.
Servire l'agnello caldo sul piatto di portata accompagnandolo eventualmente con qualche scaglia di tartufo tenuta da parte.
ABBINAMENTO: