Foligno

La città della Quintana ha origini antiche, rintracciabili in eleganti architetture e preziosi dipinti. Non mancano curiosità storiche: qui fu stampata nel 1472 la prima edizione della Divina Commedia. La Quintana é uno dei tornei più antichi d'Italia e vanta ben due edizioni ogni anno, una a giugno e una a settembre, in cui cavalli e cavalieri si sfidano in una singolare corsa all'anello.
Terza città della regione per numero di abitanti dopo Perugia e Terni, a differenza della maggior parte delle città umbre, Foligno si distende ai piedi dell'Appennino umbro-marchigiano, adagiata nella piana della confluenza dei fiumi Topino e Menotre, in una zona pianeggiante, caratteristica che rende la città molto piacevole da visitare in bici o a piedi.

Il centro storico della città conserva edifici religiosi e palazzi signorili di assoluto pregio. In piazza della Repubblica, centro della vita sociale e civile già dal Medioevo, si affacciano: il palazzo Comunale, di facciata neoclassica; palazzo Trinci (1389-1407), oggi Museo della Città, che conserva splendidi affreschi quattrocenteschi, alcuni dei quali attribuiti a Gentile da Fabriano; il Duomo, dedicato al santo patrono Feliciano, con ricco portale scolpito; palazzo Orfini, dove nel 1472 venne stampata la prima edizione della Divina Commedia e il palazzo del Podestà, sede della magistratura comunale dagli inizi del XIII secolo. 
Vicino al centro, l'oratorio della Nunziatella, pregevole esempio di architettura rinascimentale con affreschi del Perugino; poco distante, la chiesa romanica di Santa Maria Infraportas, con interessanti decorazioni votive e la ex chiesa di San Domenico, oggi trasformata in Auditorium.

Da vedere anche la chiesa di San Francesco, che conserva i resti della Beata Angela da Foligno, celebre mistica e maestra di teologia, e la chiesa del SS. Salvatore, con facciata trecentesca e interno ristrutturato nel 1747. 
Nei dintorni, in un solitario paesaggio boscoso, da non perdere l'Abbazia di Sassovivo (XI secolo), con bellissimo chiostro romanico composto da 128 colonnine binate o a spirale e, in località Sant'Eraclio, la Rocca dei Trinci (XV secolo) uno dei principali baluardi del sistema di fortificazioni organizzato dalla famiglia.

A Pale, nucleo antico famoso per le cartiere sorte nel XIII secolo, è da vedere l’eremo di Santa Maria Giacobbe, eretto nel tardo Duecento; la chiesa, in parte scavata nella roccia, è decorata da affreschi votivi del XIV, XV e XVI secolo. 

Di grande interesse paesaggistico e ambientale il Parco regionale di Colfiorito, vasto altopiano con elementi di eccezionale valore: dalla fitta vegetazione acquatica alle numerose testimonianze storiche e culturali.
Inoltre consigliamo un bel giro per le campagne vicine, dove poter assaggiare ed acquistare i prodotti tipici del territorio direttamente nelle aziende agricole locali. Un primo piatto da provare sono gli spaghetti col rancetto, un piatto sostanzioso a base di pancetta, pomodori e maggiorana che conferisce agli spaghetti un profumo e un sapore singolari.
Particolarmente gustosa è la rocciata, un dolce simile allo strudel di mele, noci e cacao arricchito dall’alchermes. La sua versione salata è rappresentata dalla fojata, fatta con le foglie di cavolo. Tra i dolci ricordiamo anche la miaccia, una specie di sanguinaccio imbevuto nel Sagrantino, celebre vino della vicina Montefalco, e decorato con i canditi.

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ricette della zona

INGREDIENTI:

200 g di farina di mais
100 g di farina 00
50 g di zucchero di canna
50 g di noci sgusciate
50 g di pinoli
50 g di uva passa
4 mele renette
6 cucchiai di olio extravergine d’oliva
sale


PREPARAZIONE:

Per preparare la fregnaccia, portate a ebollizione 1 litro di acqua con un pizzico di sale. Setacciate le due farine, quella di mais e quella 00 e versatele a pioggia della pentola, mescolando con la frusta perché non si formino grumi. Cuocete a fuoco moderato per circa 30 minuti, mescolando molto spesso.
Intanto, sbucciate le mele, togliete i torsoli e tagliatele a tocchetti. Tritate le noci.
Togliete la polentina ottenuta dal fuoco e mescolate 3 cucchiai di olio con lo zucchero. Lasciate intiepidire per 10 minuti mescolando ogni tanto, poi unite le noci, i pinoli, le mele e l’uvetta.
Scaldate il forno a 190° C. Ungete una teglia con l’olio rimasto, versate il composto e livellatelo col dorso del cucchiaio. Cuocete la fregnaccia in forno per circa 20 minuti.
Sfornate il dolce e, una volta freddo, spolverizzate con zucchero a velo.


ABBINAMENTO:

Montefalco Sagrantino passito DOCG